domenica 21 ottobre 2012

dove vivo


Molti i chiedono dove vivo, be’ curiosità lecita direi.
la sistemazione va bene, vivo in Getsemanì , un quartiere popolare in centro, uno dei più antichi. Ci sono molti alberghi e ostelli, io ho un hotel di fronte e un ostello al lato. Il quartiere è un po' povero e sporco, ci sono indigenti, anche un paio di puttane,forse anche qualcuna in più.., ma la gente sembra tranquillissima, le porte stanno aperte, bambini giocano (o nuotano a seconda della pioggia) per strada, e ogni cinque minuti passa un carretto della frutta. Come il nostro arrotino qui passano cantandoti “papaya,-papaya-papayaaaa”, “tomate tomate 1000pesos un kilo de tomateeeee”,  e poi limon, yucca, mango.. Qualsiasi cosa si può vendere, c’è chi col suo carretto sole che batta a picco o pioggia a catinelle se ne va in giro a cercarsi un acquirente.
L’appartamento  è stretto  e lungo, non ha finestre. La porta d’ingresso rimane sempre aperta, tranne tardi la sera, così che passa luce e aria. L’ingresso è ampio nuovo e pulito e fa da cucina/zona giorno con un gran comodo divano e televisione schermo piatto (cosa che non manca mai!!! Anche le case più povere c’hanno il proprio schermo piatto). Poi c’è un corridoio con le tre stanze letto. L’ultima stanza (non la mia) in fondo ha una piccola finestrella perché in origine era un patio, che poi hanno chiuso per ricavarne uno spaazio in più. Ovunque (come dappertutto qui in Cartagena) ci sono ventilatori.

Nel quartiere in generale è palpabile che sta avvenendo la così detta “gentrification”. La popolazione residente popolare originaria tende ad andarsene perché arrivano stranieri e sì comprano le proprietà per uso proprio o per ostelli vedendoci lungo che questo quartiere tra qualche hanno sarà super di moda (ma già lo è adesso pieno di studenti e turisti). Così o prezzi salgono e i residenti non se lo possono più permettere.
Il centro di Cartagena ha già vissuto questo fenomeno, e sì…, l città è molto molto bella esteticamente, ma anche un po’ finta.
Ieri sono stata a un cinema nell’ “Oriente” un’altra zona della città, quartieri residenziali ,non è un posto per turisti, ma c’è uno dei pochi cinema. Ovviamente in un mega centro commerciale megagalattico, stile stati uniti, con cestini di poc corn da un kilo…Ovviamente aria condizionata a 18 gradi o simili.
Oggi sono qui al pc a scrivere e riposarmi, ho dormito tipo 14 ore…perché ieri è venuto a farmi visita il vecchio amico comune a tutti i viaggiatori: mal di pancia. Porca vacca se fa male!!! e immaginatevi le cose annesse… digiuno, thè zuccherato e riso in bianco. Anche questo fa parte del pacchetto.

PS: io vidi come 12 stanze diverse, molte non avevano la finestra,  non ti permettevano di usare la cucina, né di ricevere ospiti, in alcune potevi ricevere ospiti solo se pagavano, in altre il letto non era compreso nel prezzo ma te lo affittavo a parte (!!!),in altre c’era il tetto in amianto a vista…
 insomma qui dove sono ci sto proprio bene!

mercoledì 17 ottobre 2012

lluvia...

Ecco la risposta al perchè, anche quando piove a dirotto, la gete va in giro in ciabatte, almeno fai prima a togliertele! perchè ... hai voglia a cercare strade alternative, prima o poi ti tocca guadare, e l'acqua non è proprio quella da cartolina del caribe.
Anche questo fa parte del pacchetto.

martedì 16 ottobre 2012

Ora sono in una papeleria e sto facendo fare una marea di fotocopie di vari libri che mi servono.
Fuori piove a catinelle e l'afa e' a mille..Ragazzi se si suda!e' davvero un problema! mah..speriamo di abituarmi. Piu' che altro e' difficile presentarsi in uffici o negozi in certe condizioni...Io non so ma la gente qua non sembra accusarlo cos¡ tanto.
Le strade diventano fiumi, io c'ho gli scarponi da trekking per non bagnarmi, le ragazze qua tranquille con tacco 45...

lunedì 15 ottobre 2012



Lun 15 ottobre, Cartagenas de Indias Bolivar, Colombia

Già sono passate due settimane da quando ho lasciato il suolo patrio, sono volate, e ora inizio ad abituarmi.
Trovare una stanza è stato difficile, ne ho viste una dozzina, le stanze sono care e  "difficili". Molte non hanno la finestra o non includono nel prezzo il poter cucinare o lavare, non puoi ricevere ospiti etc... Mi è capitato che una signora mi dicesse che il letto non era incluso nel prezzo ma che me lo poteva affittare .. e la signora chiedendomi: "Ma come, tu non hai un letto?!?!"
In altri due tre casi, invece, mi hanno detto che se qualcuno veniva a visitarmi doveva pagare (!!!) perché "è logico no,... se qualcuno viene usa l'appartamento e quindi deve pagar los gastos".
Insomma è un po' come a Firenze che i turisti li vogliono spennare, però già adesso so come muovermi meglio e alla fine la gente è gentile e ti aiuta.

E come a Firenze il centro si sta trasformando in puro hotele e vetrinas, ristoranti, i prezzi si alzano e le persone locali se ne vanno.
Ancora questo non succede nel  barrio dove vivo ora, centrale e popolare,  Getsemani (si legge con l'accento sulla ultima "i"), mi trovo bene. Bisogna stare attenti o meglio "no dar papaya", però c'è un sacco di vita, bambini che giocano per la strada, molti hostales y alberghetti. Certo c'è anche molta poverrtà, e molta differenza tra ricchi e poveri.

La città è davvero bella, coloniale, la parte più centrale è già tutta restaurata, ma ancora c'è da fare...
Vo spesso a visitare un cantiere di un restauro di una antica casa del centro, è molto interessante per me. Le case tipoche hanno stanze alte, con colori vivaci e si articolano intorno a un patio centrale dove si aprono logge e balconi. In generale è una mescola della casa araba- sivigliana e anche della casa romana. Ovviamente le case antiche sono molto più fresche delle nuove.

Il calore è un altro tema, già. Fa un caldo come i peggiori giorni di afa d'agosto a Firenze, un umidità tremenda, ma anhce a questo ci si abitua. E la sera è bello vedere, sopratutto nel"mio" barrio come tutti si riversano in strada a prendere il fresco.

La musica è ovunque, di ogni tipo, salsa, cumbia, vallenato, regetton, e si sovrastano una con l'altra.....si balla parecchio

Ancora non sono tornta al Forte che dovrò investigare il "Fuerte di san Fernando di Bocachica", ci sono tantissime informazioni, anche troppe, e uno rischia di perdersi. Già mi sembra che tre mesi sono pochi!!!!

ciao