mercoledì 23 aprile 2014

violino vs italiano tra pavoni fagiani e tartarughe giganti.

Ieri dopo circa vent'anni ho ripreso in mano un violino. Abbiamo fatto uno scambio lezione d'italiano, lezione di violino. Il ragazzo che  insegna è molto bravo e gentile. Ti mette e a tuo agio e ti dà sicurezza. Tutto l'opposto dal mio maestro M.P. che quando avevo otto anni mi faceva piangere a ogni lezione (poi durai solo un anno infatti), dicendomi che non imparavo nulla che il ragazzino arrivato dopo di me già aveva imparato molto di più. Mi sentivo incapace. Inoltre il vecchio maestro era duro nei movimenti oppure nell'aggiustarmi la posizione della mano mi faceva male. Meno male la lezione mi ha rimesso un po' in pace con i professori di musica. Soprattutto mi è piaciuto quando a un certo punto mi chiesto di fargli un concerto, che? non capivo...Si mi fa: "Sì a tutti i miei studenti fin dalla prima lezione gli chiedo di farmi un concerto con quello che sanno, perché uno sopratutto uno si deve divertire, e deve imparare anche ad avere un po' di presenza scenica, se suoni nascondendoti e avendo paura non puoi suonare bene". Mi è sembrata davvero una buona atteggiamento nell'insegnare, ti da molta sicurezza.

Il contesto era a dir poco in stile Márquez. Casa tipica,grande, due patios e un giardino in fondo. Piante rigogliose, nel giardino, animali .. fagiani, pappagallo, pavone, una tartaruga di terra grossisima...Tantissime stanze. Quella della musica piena di strumenti musicali da tutto il mondo. Molti artigianali. Anche un violino di guadua (bambù). Il maestro di violino non è il padrone, che no c'era.. ci vive molta gente, io ho visto solo una signora molto anziana seduta nel secondo patio, che leggeva o cercava di leggere. Sembrava molto anziana e che non riuscisse a capire molto. Questa signora nel contesto ci stava benissimo.

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