martedì 10 marzo 2015

ineguaglianza

L' ineguaglianza sociale è ben visibile, non importa neanche andarla a cercarla.
Stamattina mi capita tra le mani un articolo che racconta di come un abitante su cinque dell'Americalatina viva in povertà e sia destinato a rimanerci.
Pochi secondi dopo leggo l'annuncio di una persona che conosco che fa più o meno così
"amici la mia famiglia ha diviso la casa in due parti e la metà la vendono. 940 mq di terreno e 320 di costruito info al...". Meno male che è la metà!

domenica 8 marzo 2015

Mercato do san Fernando, Bucaramanga

Oggi sono stata con Jose, e il cane, al mercato di san Fernando un quartiere un po' più a nord di dove sto io. Il cane, (che in realtà è una femmina) non era certo l'unico, ma sì l'unico "domestico".
Nessuno faceva particolarmente caso ai cani.
Ci sono vari mercati in città. Il mercato è chiamato plaza. Quindi all'inizio non capisci bene di cosa parlano quando parlano di piazza. La parola intera è plaza de mercado. Be' prima il mercato si faceva in piazza no?, ora ci sono i mercati coperti, tipo da noi. Quelli che ho visto in giro, Bogotà, Cali ect mi sono sembrati abbastanza simili. A Cartagena, sulla costa, il mercato è davvero un caos e anche sporchino, mentre gli altri erano puliti e organizzati. (il concetto di sporco e pulito è relativo...)

E' sempre bello vedere i mercati delle città. Peccato che a Firenze stanno scomparendo. Oggi pensavo a San Lorenzo che certo non ha prezzi popolari. In Italia andare a mangiare al mercato è quasi una cosa chich. Mentre qui è l'opposto, non conosco molta gente di estrato alto che va al mercato(in Colombia ci sono gli estratos, dei numeri che identificano di che classe sociale sei da zero se vivi per starda a otto). Ho mangiato bene e tanto a 6000 pesos (due euro e mezzo) che è un prezzo economico anche per qua, non solo facendo il paragone con l'euro.

Due cose non devono mancare mai per un colobiano a pranzo: arroz e sopa (riso e zuppa). Il piatto del giorno si chiama corriente o corrientazo e comprende riso, carne, insalata, fagioli o leticchie o ceci o piselli e platano (un tipo di banana più dura che non si mangia cruda) e la zuppa. Non penso di aver mai magiato tanto riso e legumi come da quando sto in Colombia! Se non volete la zuppa dovete chiedere un seco (questo a Cartagena qui non ho verificato ma penso sia uguale)
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Al mercato l'accento e il dialetto è più marcato. A B/manga (abbreviazione di Bucaramanga) il dialetto è golpeado, cioè molto marcato come se dessero dei colpi, in pratica sembrano un po' arrabbiati, ma è solo il loro modo di parlare.